
Le nostre discariche
Le discariche sono impianti di smaltimento dei rifiuti solidi e materiali che non possono essere ulteriormente riciclati o recuperati. Questi residui derivano principalmente dagli scarti derivanti da altri processi di trattamento, come sovvalli, scarti del e fanghi.
In base al tipo di rifiuto da gestire, le discariche si suddividono in 3 categorie:
Discarica per rifiuti inerti dedicata a tutti gli scarti da costruzione o demolizione, come roccia, cemento o mattoni
Discarica per rifiuti non pericolosi destinata allo smaltimento di rifiuti urbani e industriali non pericolosi e a quelli derivanti da attività commerciali, come carta, plastica o legno, che non possono essere riciclati
Discarica per rifiuti pericolosi progettata per la gestione di rifiuti nocivi per la salute umana o per l'ambiente, come prodotti chimici e materiali contaminati
La gestione di una discarica di rifiuti si articola in due fasi, quella operativa e quella post-operativa. Nella prima frase la discarica viene coltivata seguendo le prescrizioni autorizzative e di legge. Una volta raggiunta la capacità massima, viene coperta tramite capping, una copertura definitiva formata da diversi materiali e strati di terreno. Inizia quindi la fase di conduzione post-operativa che ha una durata di almeno 30 anni. Alla chiusura della discarica si effettuano le operazioni di copertura, reambientamento e reinserimento paesaggistico per ridurre l'impatto visivo sull'ambiente circostante.
Le discariche, come tutti gli impianti di smaltimento, richiedono un monitoraggio e una manutenzione costanti, sia durante la fase operativa che post-operativa. La gestione ottimale del biogas e del percolato è un requisito fondamentale. Per questo motivo l'impiantistica deve assicurare:
1. La captazione e il riutilizzo del biogas: questo gas, prodotto naturalmente dalla decomposizione dei rifiuti, viene trasformato in energia.
2. Il drenaggio e il trattamento del percolato: un liquido che si forma dalla decomposizione dei rifiuti e che richiede un trattamento specifico.
Il biogas viene estratto attraverso sistemi di captazione specifici, riducendo le emissioni di gas serra e fornendo una fonte di energia rinnovabile. Il percolato, invece, viene prelevato con autobotti e sottoposto a un trattamento specializzato.
Ogni giorno, ci impegniamo a trasformare i rifiuti in risorse, riducendo al minimo l'impatto ambientale. Grazie ai nostri impianti situati in diverse regioni d'Italia, lavoriamo per un futuro più verde.
Deco, operativa in Abruzzo, svolge progettazione, realizzazione e gestione di impianti di trattamento, smaltimento e recupero dei rifiuti solidi urbani e di impianti di recupero energetico da fonti rinnovabili.
In Abruzzo, è operativa la società Deco, che provvede alla gestione di diversi impianti, sia propri sia di Acea Ambiente (come il polo di Grasciano), ed in particolare:
una discarica per rifiuti non pericolosi in località Casoni (Chieti), una capacità complessiva di oltre 900.000 m3 ed esaurita a novembre 2023;
una discarica per rifiuti non pericolosi in località Colle Cese nel Comune di Spoltore (Pescara), per una capacità complessiva di oltre 1.000.000 m3 in gestione post operativa;
una discarica per rifiuti non pericolosi in località Grasciano presso il Comune di Notaresco (detta Grasciano 2), con una capacità di circa 480.000 m3.
Nel 2024 gli impianti di smaltimento Deco hanno prodotto 4,4 MNm3 di biogas e 2,8 GWh di energia elettrica. Deco ha inoltre attivo, in località Casoni (Chieti), un impianto di Trattamento Meccanico Biologico (TMB) di Rifiuti Solidi Urbani (RSU), con recupero di materia e CSS. Nel 2024 ha trattato 245.132 t di rifiuti. Sono stati prodotti ca. 98.738 t di CSS di cui il 57% è stato utilizzato in cementifici esteri in sostituzione di combustibili fossili tradizionali mentre il 43% in termovalorizzatori in Italia, per produrre energia elettrica. Inoltre, sono stati recuperati 4.054 t di metalli (ferrosi e non).
Le principali operazioni svolte nel centro impiantistico di Orvieto riguardano la gestione dei rifiuti urbani non differenziati, il processo di digestione anaerobica e compostaggio per i rifiuti urbani differenziati, e il conferimento in discarica dei rifiuti speciali non pericolosi. Gli obiettivi primari, conformemente alle normative vigenti, mirano a incrementare il recupero di materia ed energia, riducendo al contempo i volumi di rifiuti inviati in discarica.
Nel polo di Orvieto sono attivi due impianti di produzione di energia alimentati dal biogas proveniente dalla fase anaerobica del processo di trattamento e dalle discariche. Nel corso del 2024, la quantità complessiva di rifiuti accolti nel polo impiantistico ha raggiunto le 112.552 tonnellate. Il 45%, pari a circa 51.000 tonnellate, è stato destinato allo smaltimento in discarica, mentre il rimanente quantitativo è stato quasi integralmente indirizzato alla sezione di digestione anaerobica e compostaggio dell’impianto di trattamento, per la produzione di biogas e compost.
La società gestisce una discarica per rifiuti non pericolosi a Lanciano (CH) con il relativo impianto per la valorizzazione del biogas.
Nel sito di si trovano:
la discarica (attiva dal 1995);
l'impianto di recupero energetico del gas di discarica (dal 2005).
La discarica per rifiuti non pericolosi, presso Cerratina a Lanciano (Chieti), con una capacità complessiva di quasi 3.200.000 m3.
Nel 2023 ha ricevuto rifiuti di origine urbana per un quantitativo pari a 61.057 t; il sito ha prodotto circa 7,1 MNm3 di biogas nel 2024 e 9,2 Gwhe di energia elettrica.
Il capping della discarica è la copertura definitiva applicata al termine della fase operativa per isolare i rifiuti e ridurre l’impatto ambientale. Questo sistema multistrato, progettato per isolare i rifiuti dal contatto con l'ambiente esterno, include materiali impermeabili, strati di drenaggio per la raccolta delle acque meteoriche, geotessile per la stabilizzazione e sistemi di captazione del biogas. La funzione principale del capping è di minimizzare l'infiltrazione dell'acqua piovana, riducendo la produzione di percolato e impedendo la fuoriuscita di gas di discarica come il metano, che contribuiscono all'effetto serra.
Il percolato è un liquido che si forma nelle discariche a causa dell'infiltrazione di acqua piovana attraverso i rifiuti. Il significato di percolato deriva dal verbo "percolare", che indica il passaggio lento di un liquido attraverso un materiale poroso, come avviene all'interno di una discarica. Questo processo porta alla dissoluzione di sostanze organiche e inorganiche presenti nei rifiuti, creando un liquido altamente contaminato. Per questo motivo viene raccolto e sottoposto a trattamenti specializzati per garantirne la sicurezza ambientale.